HOARDIN OFFENDERS. My memories will never die #04
New York, NY 2012
3000 EURO
Il progetto: un’osservazione del fenomeno socio-comportamentale, l’accumulo compulsivo (disposofobia) fin dagli anni ’40. Ci sono oltre 2 milioni di accumulatori compulsivi stimati negli Stati Uniti. Le finestre acquistano una nuova funzione, una tenda attraverso la quale si può osservare l’uomo posseduto dai suoi oggetti; un’interpretazione più individualistica è possibile, per quanto riguarda il concetto di identità e memoria personale. Memoria vs oblio. Ricordare significa selezionare pezzi, momenti della propria vita. E gli “accaparratori” di Barone / Conte sono un pò come Ireneo Funes di Borgers che ricorda ogni cosa e alla fine sarà paralizzato dall’enorme quantità dei suoi ricordi. E sia in questo progetto che in Borges la paralisi fisica diventa una metafora esistenziale
Veronica Conte, nasce a Castellanza (VA) nel 1977. Si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano indirizzando inizialmente il suo interesse verso l’utilizzo estremo del corpo come forma espressiva nel linguaggio cinematografico, teatrale e artistico. La ricerca dell’identità diventa centrale nella sua opera concentrandosi inizialmente sui sui aspetti più autoreferenziali per poi estendersi ad una ricerca meno intimistica attraverso l’utilizzo del viaggio come forma di conoscenza dell’Altro. Questo le permette di introdurre anche la componente temporale attraverso l’utilizzo del cammino come strumento per indagare, attraverso la dilatazione spazio-temporale, le relazioni con sè stessi e con gli altri.
Umberto Barone nasce a Palermo nel 1978. Si laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena. Dopo una breve esperienza a Roma come aiuto regista nella realizzazione di alcuni documentari a carattere storico, si trasferisce a Milano dove comincia a lavorare come assistente per alcuni tra i migliori fotografi internazionali nel campo della moda e della pubblicità. A partire dal 2004 smette di fare l’assistente e comincia a lavorare come fotografo. Ad oggi ha pubblicato due libri (un terzo è in uscita), collabora con diverse realtà editoriali italiane e straniere e ha realizzato campagne pubblicitarie per grandi clienti, Sky e Yamamay tra gli altri.
Barone/Conte collaborano per la prima volta nella realizzazione di questo progetto. Di formazione artistica la prima, professionista della comunicazione pubblicitaria il secondo, il duo ha fatto confluire in questo lavoro la particolare visione di due mondi apparentemente distinti ma sempre più confluenti nell’attuale linguaggio dell’arte contemporanea.
39,4” – 100 CM H 59” – 150 CM L
Edition of 5
REF: V820